Borgotaro 1 febbraio 2021 - Il giornalista, nel giugno 2017, descriveva la situazione esistente in quel di Borgo Val di Taro: odori maleodoranti, una fabbrica - la Laminam - che accede alla cassa integrazione per cercare un rimedio alle sue esalazioni, un direttore sanitario che pubblicamente afferma dell’esistenza di un problema nella popolazione a causa degli odori, un sindaco che altrettanto pubblicamente dichiara che fermerà la produzione della fabbrica se si dovesse accertare un rischio per la salute pubblica.
Il giornalista fa il suo lavoro, riporta la notizia e le dichiarazioni. Di tutta risposta, la fabbrica Laminam SpA lo querela per diffamazione a mezzo stampa. Quasi tre anni dopo la pubblicazione dell’articolo, il Tribunale di Parma, anche grazie alle prove portate in aula dalla difesa del giornalista, accerta la verità di quanto scritto e la correttezza del giornalista.
L’Avvocato Andrea Cantoni - interpellato in merito all’esito del processo - afferma che “trattasi di un importante riconoscimento della libertà di stampa, in particolar modo il riconoscimento della correttezza dell’operato del giornalista, che altro non ha fatto che descrivere gli accadimenti da lui conosciuti ed accertati”.